Questo video (in calce), di Matteo Gracis, era stato prodotto più di un anno fa.
Sembrava fantascienza, ma ci siamo già dentro: da qualche settimana, tutti i dati Inps, Inail e, soprattutto Istat (con statistiche estremamente profilanti) sono state aggregate da un’azienda di software, la 3-I, a diretto controllo del Presidente del Consiglio e di una commissione di altri ministri scelti da lui. Ovvero, tutti i nostri dati personali sono il mano a un manipolo di persone che, con lo stato d’emergenza (prorogato all’infinito con ogni tipo di cavillo) si è arrogato poteri assoluti da oltre due anni, esautorando il Parlamento e, quindi, cancellando la rappresentanza, la voce, dei cittadini; inoltre, gode di totale immunità, è impunibile.
Quindi, questo stesso manipolo, in autunno, avvierà l’IdPay che, assieme a Spid e QR verdi, ci potranno monitorare su tutto: cosa, come e quanto consumiamo, che abitudini abbiamo (saranno abbastanza sane per meritarci il servizio sanitario?), quante ore facciamo in auto o in aereo o in tram (con pronto il calcolo di CO2), quanto siamo bravi a non dissentire, a non criticare le disposizioni governative, a non protestare per espropri, aggravi fiscali, prezzi alle stelle, carestie indotte, come anche a obbedire nel subire trattamenti medici non voluti e a farli subire ai nostri figli (dai sei mesi in su). Siamo arrivati a togliere lavoro e sussistenza a chi si è astenuto a fare da cavia (con la connivenza dei concittadini), ma ci aspetta tanto altro, molto oltre il pensabile, fin dove l’immaginazione non ci ha ancora portato. Non mancheranno i provvedimenti, le sanzioni e le restrizioni. La Costituzione? Molto probabilmente, sarà dichiarata “superata” con la proposta di un “aggiornamento” più consono alla situazione presente: il tutto senza referendum, senza nulla… “Per necessità: siamo in emergenza”. Ma non ci sarà più modo di protestare, perché per toglierci di che ci serve per sopravvivere, basterà un click. Quindi, tutti zitti e buoni. E felici! Ce lo garantiscono già da tempo perfino sui canali nazionali: il Great Reset non è complottismo, è un piano. Fantastico, vero?