Di Matteo Brandi
Draghi: “Siamo in quest’aula perché gli italiani lo hanno chiesto.”
No, dittatoruncolo da strapazzo, gli italiani non ti hanno chiesto un bel niente. Certo, tu sei abituato agli applausi nelle conferenze stampa, alle riverenze negli studi televisivi, al fiume di bava nelle aule di Montecitorio, ma quello non è il paese reale.
Il paese reale è formato da migliaia di famiglie che, a stento, arrivano a fine mese e verranno travolte dall’aumento delle bollette e dalle cartelle esattoriali. Il paese reale è composto da tutte quelle piccole e medie imprese che hai contribuito a far fuori, in ottemperanza a quella “creative destruction” di cui parlasti al G30. Il paese reale è quello che, da anni, vede alternarsi governi che non corrispondono minimamente al volere popolare.
Avevi un compito, vile affarista, e finora l’hai eseguito alla grande. Ci hai legato al PNRR (Piano Nazionale Razionamenti e Rovina), condannandoci a seguire tassativamente una lista di suicidi economici per avere in cambio una manciata di denaro a rate. E in prestito, per giunta. Un’umiliazione a cui solo un anti-italiano come te poteva sottoporci.
Hai diviso la popolazione alimentando un terrorismo vergognoso sulla pandemia, subordinando il diritto al lavoro ad un QrCode, imponendo a milioni di cittadini limitazioni demenziali e mentendo a reti unificate sull’efficacia di tali disposizioni. Che statista, davvero.
Ci hai gettati in prima linea nella guerra suicida alla Federazione Russa, promettendo che avremmo fatto facilmente a meno del gas di Mosca. Bene: lo vedranno, gli italiani, quanto costerà il gas algerino e quanto bene andranno avanti le nostre aziende a furia di sanzioni masochiste. E nel frattempo continui ad armare Kiev, come ordina lo Zio Sam. Tanto qualora partisse qualche missile saremo noi e non i tuoi padroni a farne subito le spese.
Hai spacciato il rimbalzo del gatto morto per ripresa economica e la totale subalternità dell’Italia ai tavoli europei come protagonismo. La Turchia ci sta cacciando a pedate dalle nostre storiche zone d’influenza, nel Mediterraneo siamo assenti e il tuo Ministro degli Esteri conosce la geopolitica meno della lingua italiana.
Insomma, caro Super Mario, puoi mentire a te stesso e alla tua claque quanto vuoi. La verità è che devi ringraziare di avere dinanzi a te una classe politica talmente infima e traditrice da averti permesso di fare i tuoi porci comodi indisturbato.
Perché tu, i patrioti, non li hai mai affrontati. Per ora.