Di Marina Lanza
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, l’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° Agosto 2022.
A quanto pare, per Draghi, a governo caduto e camere sciolte, risulta normale far rientrare nell’ambito del “completamento degli affari correnti” l’auto-conferirsi poteri straordinari.
Ovvero, extra Costituzione.
Ricordo che aveva invocato per sé Pieni Poteri, proprio in occasione del voto in Parlamento – che ha fatto cadere il Governo – in nome di una governabilità che necessita “Tempestività e Compattezza” (sic).
Il fatto che per, modificare anche un solo articolo della Costituzione, occorra avere il consenso del Popolo Sovrano, tramite un referendum nazionale, sono dettagli.
Il precedente è già di Cingolani che ci è riuscito con tre articoli, perfino con l’art. 9, che rientra nei primi 12 che sono, per legge, INALIENABILI. Ovvero intoccabili da alcuna carica, nemmeno dal Popolo stesso.
Ma il vilipendio è accaduto, indisturbato, senza che Matterella o chiunque altro nel nostro Parlamento abbia battuto un ciglio.
Tornando a noi, questo decreto entrerà in vigore il 24 settembre. Guarda caso, proprio il giorno prima delle elezioni politiche.
Dove vorrà andare a parare il “nonno a servizio delle istituzioni”?
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