Proviamo a capirlo interpretando il protocollo che vige negli eventi ufficiali.
Di Marina Lanza
“Per amore di verità facciamo chiarezza: Schwab non era al G20 coi capi di Stato, bensì al B20, forum di dialogo ufficiale del G20 con la comunità imprenditoriale globale tenutosi nei giorni prima a Bali. Dal B20 partono le “raccomandazioni” al G20 che i rappresentanti nazionali eseguono” (cit. Ilaria Bifarini, autrice de Il Grande Reset).
Nei grandi eventi ufficiali c’è un rituale rigoroso, a maggior ragione se si ha a che fare con summit come quest’ultimo G20 a Bali, con i leader dei Paesi più industrializzati al Mondo.
Vige un regolamento concordato, che stabilisce la lista degli invitati (con rispettivi cortei), l’ordine d’ingresso dei potenti, la modalità dell’accoglienza, la posizione nelle foto ufficiali e tanto altro, fino alla disposizione dei posti nel tavolo del banchetto e chi deve essere il primo a iniziare a mangiare.
Detto questo, proviamo a cogliere i vari segni d’etichetta per cercare di capire una certa questione: che ci faceva Klaus Schwab a Bali in occasione del G20?
È un privato, non è stato eletto da nessuno, non rappresenta alcun Paese e l’unico titolo che ha è quello di presenziare il World Economic Forum, di saper organizzare – benissimo – un Meeting annuale autorevole, con molte personalità illustri, con casa a Davos.
Un evento privato, con fini consuntivi dell’anno di attività del WEF e la presentazione dei nuovi obiettivi.
Come in tutte le aziende…
Anche se sappiamo che quello che succede lì, non rimane lì e va a ricadere nelle decisioni della politica internazionale.
Ma, quanto pare, a Schwab non bastava influire in modo ufficioso.
Cosa succede al Forum di Davos? Patron Klaus Schwab organizza, sceglie i prescelti, presenzia – come personaggio di punta e leader supremo – e dichiara le linee da seguire.
Non sembra che sia stato fatto lo stesso per questo G20 e per il B20?
Guardate l’accoglienza dei diversi Capi di Stato come è avvenuta.
Qui di seguito, nell’ordine, il nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – passerella da sola, stretta di mano al presidente di Bali (lo Stato ospite) e posizionamento assieme agli altri per la foto; per il Presidente degli USA, Jo Biden – considerato l’uomo più potente al mondo – passerella assieme a un funzionario di Bali, stretta di mano al presidente del Paese ospite e posizionamento con gli altri.
Guardate bene, per il B20, l’arrivo di Klaus Schwab…
Klaus Schwab ad avere l’ultima parola a B20, per chiudere l’intera rassegna dei grandi imprenditori globali.
Nell’occasione, ha definito il suo programma e le linee precise da seguire, facendo poi firmare a tutti i capi di stato presenti al G20 una carta d’impegno a portare avanti tutti i punti necessari per la sua Agenda 2030. Tra questi, il Green Pass globale e perenne, collegato a direttive sanitarie centralizzate sovranazionali (OMS); l’osteggiare l’informazione libera e indipendente dalle linee guida di regime, etichettata come “disinformazione”.
Osservato ciò, la domanda giunge spontanea: era il G20 a ospitare Klaus Schwab o è stato Klaus Schwab a coordinare sia il G20 che il contiguo B20, per essere sul posto e ottenere, ufficialmente, la firma di tutti i principali leader mondiali a garantire l’appoggio incondizionato nel proseguimento del suo piano del Grande Reset?
Come si dice, se vuoi fare quello che vuoi in un certo contesto, comprati il contesto.
E pensare che i leader erano pervenuti fino a là, piuttosto in “qiulo ai lupi”, con la loro lista di incontri bilaterali in un momento di grandi criticità. Invece…
Un click qui, per i punti salienti, gli interventi e gli interlocutori di Giorgia Meloni (con molta, fin troppa, Cina) al G20. NB Si lamenta di non aver ottenuto tutti gli incontri bilaterali richiesti.
Un bel servizio di Byoblu su Bali e G20.