A cura di Marina Lanza
Fonte TGCOM-Mediaset e AA.VV.
Continua la ricerca e la raccolta di tutte le invenzioni – solo quelle ufficiali e pubblicate – per ridurre al minimo i consumi, produrre energia pulita a costi minimi, o nulli, e per immagazzinarla con sistemi altrettanto performanti delle batterie in uso, ma con materiali facilmente reperibili e a impatto zero.
Brevettata nel 1899, la bobina di Tesla ha caratteristiche straordinarie e mai utilizzate. Chissà perché.
Click sulla foto per vedere il video del test in Brasile.
(Dal sito di TgCom24, del 15/6/2015)
L’idea dello scienziato serbo darebbe vita a centrali in grado di “moltiplicare” l’elettricità senza inquinare e inviandola a costo zero a grande distanza.
Un dispositivo in grado di “moltiplicare” l’energia catturandola dall’aria e di inviarla a grande distanza, senza produrre inquinamento e a costo zero. Non è fantascienza, anzi: si tratta di un principio ideato a fine Ottocento dal celebre inventore serbo Nikola Tesla. Gli esperti sostengono che, grazie alla sua Wardenclyffe Tower, si potrebbero realizzare centrali energetiche che con una sola batteria sarebbero in grado di illuminare Milano o Mosca nel giro di un secondo.
Una fonte inesauribile – Nel 1899 lo scienziato Nikola Tesla realizza un esperimento clamoroso: dal suo laboratorio di Colorado Springs riesce ad accendere 200 lampadine situate a 40 chilometri di distanza. E il tutto senza alcun filo elettrico, ma semplicemente inviando l’energia catturata nell’etere, via etere. “Ho scoperto una fonte di energia finora sconosciuta – ha scritto nella sua autobiografia – un’energia senza limiti che può essere incanalata”.
Il sogno di un’energia gratis e pulita – Tesla sogna di inviare energia gratis a tutti utilizzando questo metodo e costruisce il suo mega generatore, la Wardenclyffe Tower. Ma per il mondo della scienza è solo un pazzo, e il suo progetto fallisce. In parole povere, Tesla sosteneva che l’energia è nell’aria, disponibile, e con il suo strumento è possibile catturarla e poi ridistribuirla. Le onde sono “imprigionate” da una sorta di “antenna” e vengono trasformate in energia da inviare via etere per incendiare i gas luminescenti presenti in lampadine e led.
La “free energy” a impatto zero – Il sogno della free energy, l’energia libera nell’aria è più che realizzabile, senza produrre il minimo impatto sull’ambiente. L’inquinamento è scongiurato, spiegano gli esperti, perché non viene generato un campo magnetico: in questo modo si possono catturare delle particelle dall’aria e farle oscillare a una certa frequenza come se fossero onde sonore.
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