“Quick young Meal”

Di Alessandro Kristal


Roberto si alzò come ogni mattina alle 6:55.
Aveva 17 minuti per prepararsi con tutta fretta.
Indossò gli abiti monouso antibatterici forniti dal comune e incenerì quelli vecchi ormai potenzialmente infetti.
Aprì la busta di alluminio sottovuoto “quick young meal”, versò il contenuto nella ciotola della figlia Laura, senza confonderla con quella del cane, chiuse il coperchio e impostò il timer di alimentazione assistita alle ore 13:00.
La ragazza frequentava una prestigiosa università inglese.
Mediatrice Culturale Fluid con stage simulato in Gender Economy.
Era in DAD aumentata da due mesi in soggiorno.

Dall’ampia finestra osservò la Milano Green 2.
Il sogno realizzato da un talentuoso imprenditore della prima generazione di cloni androidi. Silver P2-1816.
Era proprietario anche di 3 antenne cognitive, una squadra di calcolo quantico e prometteva un milione di parcheggi di lavoro.

La grande fabbrica distava a pochi minuti da casa.
Un grattacielo imponente che sembrava non avere fine.
Una moderna torre di Babele.
Ai piani bassi gli operai e gli stagisti ma ad ogni promozione si saliva di livello e, di conseguenza, anche di piano.
Roberto era stato promosso al 704.
A tutte le operazioni di sempre inerenti all’asciugatore e al lavandino, da oggi, doveva premere due volte il pulsante rosso e una volta il pulsante blu ad ogni richiesta di attivazione sciacquone WC dei piani livello 701, 702 e 703.
Con ritrovato senso del dovere salì sul Microlin.V3 elettrica. Un bolide monoposto che raggiungeva la velocità assurda di 34km orari.

Poco dopo, mentre si trovava in coda, sentì come uno strano sussulto. I picciondroni volarono improvvisi con led lampeggianti liberando macchie di olio biancastro proprio sul parabrezza. Le vetture accostarono di lato e con grande sorpresa sfrecciò a quasi 70 km orari un auto antica. Un autentico dinosauro a quattro ruote!
Roberto guardò immediatamente il contatore dell’inquinamento e rimase stupito nel notare che l’ago era rimbalzato al valore massimo.

Un veicolo a benzina nella nostra metropoli verde?
Notò però con altrettanto stupore che le altre automobili scattavano fotografie e condividevano l’evento con gioia.
Era forse l’auto di un youtuber famoso?
Roberto pensò di finire immortalato sui social e con nonchalance finse di avercela con il drone pennuto di poco prima.
Si ricordò che suo padre una volta possedeva un auto simile ma ne aveva uno ricordo sbiadito. Chissà a cosa serviva quella strana asta alla destra del conducente.
Pochi istanti dopo rabbrividì.
Si trovò davanti proprio quell’ammasso di ferraglia.
Lui sapeva la “storia dell’ecologia”. L’aveva imparata dai documentari neuralistici. Nel 2020 le automobili a benzina producevano milioni di tonnellate di Co2 e polveri sottili che si aggiungevano all’atmosfera sopra la megalopoli. Oltre l’80% delle morti improvvise dell’epoca erano causate da quei mostri.
Il drive through covid in colonna a motore acceso era la causa dei tanti eventi avversi. Ormai è storia.
Spinse l’accellerometro dal volante e si accostò a quell’auto.
Aprì lo spioncino e urlò.
Ma in quell’istante un jet militare volò a bassa quota e il frastuono coprì le sue lamentele.
Una scia chimica giallastra dipinse il cielo oscurando il sole.

Portò così la mano al volto per controllare che dal naso non uscisse del sangue.
Girò al massimo la manopola del filtro Gret’attivo, ascoltò con gioia il suo sibillino ronzio e si lascio cullare da quella calda luce atomica fluorescente che profumava l’abitacolo.
Poi.. nuovamente, osservò con curiosità l’insolente trasgressore.

Indossava un tailleur elegante in vero tessuto cucito.
Finalmente la svolta a destra della corsia impiegati lo liberò di un incubo.
Il lontananza si potevano vedere le alte ciminiere di fumo dei rigassificatori americani.
Quando arrivò nella zona industriale, l’acro odore lo rassicurò e respirò a pieni polmoni.
Incastrò le ruote sul tappeto d’ingresso.
Attese il suo turno per il timbro vaccino e una vampata di nuove energie entrò in circolo.
In ascensore incontrò un collega del suo stesso reparto.
…………. IL SIGNOR ROBERTO E’ ATTESO AL PIANO 609 PER IL SUO NUOVO INCARICO.

Alessandro Kristal

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