Di Marina Lanza
Su video di Mikki Wills padre/film maker
Da un noto documentarista produttore e attivista umanitario, un’analisi delle dinamiche dei grandi movimenti del dissenso.
Come nascono, come crescono e come si dileguano nel nulla, se non c’è alle spalle un fronte politico ed economico ben preciso.
E nel caso ci sia – o arrivi – un tale supporto, Wills spiega come ogni dissenso entri nell’istituzione e si trasformi in un consenso (in voti), indirizzato proprio a far proseguire la supremazia degli stessi che si sono combattuti.
La memoria va al Gattopardo.
Con questo filmato, Mikki Wills porta la sua proposta per una soluzione.
Arrivare alla consapevolezza dei limiti della natura umana e del fatto che si sta affacciando una normalità che non ha nulla a che fare con quella che s’è vissuta nelle ultime generazioni.
Spiega dell’importanza nell’accettare un cambiamento radicale e nell’operare una svolta comunitaria, cosciente, coordinata, sinergica, simbiotica, che privilegi la collaborazione alla competizione.
Soprattutto.
La libertà è un diritto di nascita assoluto e universale.
Per lei, si deve andare oltre a ogni ideologia, religione, credo, posizione di genere.
Stiamo subendo un processo sistematico di divisione e frammentazione, di cancellazione d’ogni appartenenza culturale e storica. Un metodo per annichilire l’identità, con l’obiettivo di indebolire la volontà individuale e mantenere un controllo capillare.
Rimaniamo in noi e diventiamo “NOI”. Basterà.