Letture, libri, guide, pdf, articoli… le tecniche per imparare a ragionare e argomentare più efficacemente, ma anche contenuti e punti di vista alternativi. Libri da cui si impara a pensare e vivere in autonomia e a difendersi della manipolazioni della persuasione, apprendendone gli stratagemmi. Quel che nel Medioevo si chiama Trivio, ovvero gli attrezzi per difendersi dagli inganni del linguaggio.
Retorica, scritta da Aristotele, nel IV sec. a.C., sull’arte della persuasione. È diviso in tre libri: l’oratore, ovvero la credibilità di chi espone; il pubblico, con un approfondito trattato sulle emozioni e passioni; il messaggio, ovvero le tecniche dell’argomentazione e dello stile oratorio. Resta un capolavoro, di grande attualità. Anche solo per il fatto di essere stato scritto, quasi 2400 anni fa, per ricordarci che, in democrazia, la libertà è (anche) capacità di argomentare le proprie opinioni e, viceversa, di sfuggire agli inganni della manipolazione discorsiva altrui, riconoscendoli. Un po’ come l’elettricità: tutti la utilizziamo, senza essere scienziati, ma nemmeno sprovveduti. Morale: occhio alle prese elettriche e “in giro”.
Aristotele, Retorica, Oscar Mondadori, Milano, 1996, testo greco a fronte | Ex Libris Paolo Ceccato
“Lasciate che la vostra vita faccia da contrattrito per fermare la macchina. (…) Dovete vivere una vita interiore e contare su voi stessi, rimboccandovi le maniche e stando pronti a ricominciare, senza occuparvi di molte faccende. (…) Se un uomo è libero nel pensiero, libero nella fantasia, libero nell’immaginazione, sicché ciò che non è non gli appare mai per molto tempo come ciò che è, i governanti o i riformatori stolti non possono ostacolarlo fatalmente”.
Henry David Thoreau, On the Duty of Civil Disobedience, 1849, PDF | Ex Libris Paolo Ceccato.
“In ogni società la produzione del discorso è insieme controllata, selezionata e distribuita tramite un certo numero di procedure che hanno la funzione di scongiurare i poteri e i pericoli, di padroneggiare l’evento aleatorio, di schivarne la pesante, temibile materialità.”
Pubblicato nel 1971, è un breve saggio, di lettura non agevole, ma ottimo strumento per comprendere le tecniche di controllo del discorso. Quel controllo che fa la differenza tra il dire il vero ed essere “nel vero” del proprio tempo.
Michel Foucault, L’ordine del discorso, Einuadi, 2004 (©1971) | Ex Libris Paolo Ceccato