Il luogo ameno da amare come luogo “a meno” e nel meno scoprire che c’è molto di più. Cioè andare altrove, riscoprire la u del luogo, per disintossicarsi dai loghi che quella u hanno perduto. Errare, per uscire dalle correzioni perpetue; errabondi, raminghi per altri rami, abbandonare il pre-luogo “turistico” come abitudine al solo riconoscere ciò che è stato pre-messo, cioè senza più spazio per conoscere, né tantomeno scoprire. Via, verso luoghi a meno, come esercizio per l’anima e riabilitazione del pensiero, per ritrovare la capacità di trarre molto dal meno, là dove non ci sono le istruzioni per l’uso. Riscopriamo la u del luogo.
Un megalito.
Si trova in Irlanda, nel mezzo di una estesa pianura. Risale a circa il 5000 a.C. Il megalito che funge da copertura pesa più di 100 tonnellate, il più grande d’Europa. Considerando la precarietà della vita a quei tempi, considerando che il solitario magigno fu trasportato da molto lontano e poi alzato con uno sforzo che allora doveva essere ai limiti della sopravvivenza, solo per sfidare la legge di gravità, ed è ancora lì, e considerando che attorno non c’è nulla d’altro, questa opera d’arte nella sua semplicità comunica un’energia intensa quanto enigmatica.
Il m2 balneare.
Il metro quadro balneare, perché è un luogo che fa a meno del mito e presenta la vacanza per quello che davvero è: una felicità industriale in cui godere di uno spazio e di un tempo “a pacchetti”, ovvero che si riproducono sempre uguali a sé stessi. Non c’è oramai posto più vero del metro quadro balneare, ombrellone e lettino, indentico a infiniti altri, perché è l’unico luogo che non mente.
Da qualche parte, nel Mediterraneo.
Un luogo ameno, con la -u-, oramai potrebbe essere quel luogo di cui non si parla. Perché anche la mercificazione dei luoghi “lontani dagli itinerari turistici”, oppure “sconosciuti” oppure “non ancora toccati dal turismo di massa” sono formule trite che perseguono il medesimo scopo commerciale: triturare la -u- per erigere nuovi loghi a propria immagine e somiglianza. Più del luogo, dunque, vale, forse, la sola esperienza; riportare quella, piuttosto che indicare il dove, potrebbe essere una discreta strategia per non collaborare alla triturazione di u.
Da qualche parte, sulle Alpi Aurine (BZ).
Qualche volta, durante una escursione, capita un qualcosa così, lì o messo lì, lungo il sentiero. Niente di particolare, siamo d’accordo, tuttavia di quella mia escursione è stata l’unica foto che ho scattato. Perché quell’incontro aveva in sé qualcosa di insolito, non la sedia e nemmeno il telefono, piuttosto l’insieme, la salita, la sorpresa e il tutto sotto un cielo senza fine. Sicuramente non c’è già più, ma non è importante, non è importante nemmeno risalire e ritrovarlo. Perché di luoghi così ce ne sono a migliaia. P.C.
Tg Tourism. 10 alloggi Airbnb ispirati ai film di Wes Anderson. 10 alloggi Airbnb ispirate ai film di Wes Anderson, il regista dall’estetica delle simmetrie e dei colori.
In occasione della prossima uscita del suo nuovo film, Asteroid City, il web ci porta la possibilità di abitare luoghi a tema. Ma Usque Tandem invita ad andare oltre: a scoprire, documentare o, perfino, creare da sé, incantevoli luoghi sospesi nello spazio e nel tempo, dove poter vivere, per una vacanza o per una vita intera, la poesia di questo regista straordinario.
Da qualche parte, nel Mediterraneo.
Lo vidi uscire da un portoncino del monastero, la barba grigia e l’abito nero, si trascinava dietro una seggiolina malridotta, attraversò lo spiazzo bruciato dal sole, piazzò la seggiola all’ombra, sotto l’olivo, e vi si sedette come il più felice degli uomini. Beh, lì si risolse l’intera mia vacanza.